Questo mese la carta d’identità del “nostro” Artigiano/Designer dice:
Cognome:Esposito – Contaldo Nome:Francesco – Marianna Studio: Esprimodesign Cittadinanza:Italiana Segni particolari:Fare design autoprodotto, mettere al centro la forza del progetto e aver partecipato all’ultima edizione di Doppio Senso
1) Da cosa nasce la tua passione per il design?
Pensiamo che ognuno di noi abbia uno strumento che gli è più congeniale per comunicare e raccontare agli altri le proprie idee, il nostro è il progettare.
2) Qual è stato il tuo percorso formativo?
Abbiamo frequentato entrambi la facoltà di architettura a Napoli, questi studi sono stati fondamentali per acquisire un metodo progettuale, poi è stato importante proseguire la nostra formazione anche attraverso l’esperienza ed il fare.
3) Quale personaggio del mondo del design ha “influenzato” i tuoi lavori e il tuo modus operandi?
Lo studio dei “Maestri”, ma anche tutti gli stimoli che provengono dalle altre discipline e dalle altre forme di espressione artistica ci influenzano costantemente. Talvolta un buon libro oppure un bel film hanno rappresentato suggestioni importanti per il nostro lavoro.
4)Quali materiali prediligi e perché?
Ci affascinano tutti i materiali, ma cerchiamo di utilizzare in particolare quelli naturali o ecosostenibili,perché pensiamo che il rispetto per l’ambiente sia un atteggiamento doveroso ed imprescindibile.
5)Cosa conta di più per te nella realizzazione di un progetto: l’idea, la tecnica, la sperimentazione?
Sono tre elementi strettamente connessi tra loro fin dalla fase progettuale.
6)Con chi ti piacerebbe collaborare e perché?
Ci piacerebbe molto collaborare con un’azienda che fa ricerca e sperimentazione per approfondire le nostre conoscenze sui materiali e sulle tecnologie.
7)Quando progetti qualcosa, qual è il tuo target di riferimento?
Il target a cui ci rivolgiamo non è univoco o predeterminato, ma varia in base al progetto.
8)Qual è il progetto a cui sei legato di più e perché?
In generale siamo legati al progetto a cui stiamo lavorando in quel momento, perché la fase progettuale è la più stimolante ed è quella in cui ogni volta diamo il meglio di noi.
9)Vorresti vedere una tua creazione in casa di….?
…. del regista e scrittore Paolo Sorrentino. In generale di tutti quelli che con il loro lavoro ci hanno trasmesso delle emozioni, augurandoci di poter fare altrettanto per loro.
10)Un oggetto entra nella storia del design quando….?
…. non nasce dalla moda di un momento, ma comunica concetti universali e fuori dal tempo.
11)L’oggetto di design più bello?quello più utile?quello più inutile?quello che vorresti portasse la tua firma?
Uno dei più belli: la poltroncina Barcellona di Mies Van Der Rohe Uno dei più utili: lo sgabello Kickstool di Devo design. Inutile: no comment Vorremmo aver disegnato la poltrona Galeotta di De Pas, D’Urbino, Lomazzi.
12)Quanto contano da 1 a 10 nel successo di un progetto: la scelta del materiale; la scelta del colore; l’utilità; l’estetica; il target di riferimento; una buona recensione/visibilità?
Il sito del nostro studio di progettazione ed il sito dei nostri prodotti di designesprimodesign.
14)Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Proseguire nella strada dell’architettura ed in quella del design con l’autoproduzione, ma anche collaborando con altre aziende.
15)Saluta i lettori con un pensiero tutto tuo.
Non ricercare l’innovazione a tutti i costi, semplicità e chiarezza sono ugualmente importanti.
Un ringraziamento al collettivo Esprimodesign che ha risposto alle domande di Valentina Falcinelli
English version:
This month “our” Artisan/Designer ID says:
Cognome:Esposito – Contaldo
Nome:Francesco – Marianna Studio: Esprimodesign Cittadinanza:Italiana Segni particolari:Fare design autoprodotto e mettere al centro la forza del progetto e aver partecipato all’ultima edizione di Doppio Senso
1) Where does your passion for design come from?
We think each of us has a congenial attribute to communicate and explain his/her own ideas; ours is design
2) What did you study?
We both studied architecture at the Naples University, acquiring a design technique. Then, it was important for us to carry on our training by experimenting.
3) Which designer influenced your work and your modus operandi?
The “Masters”, but also all the other art forms and branches constantly inspire us. In the past, a good book or a nice movie represented important suggestions for our work.
4) Which materials do you prefer and why?
We like all materials, but we mainly try to use the natural or eco-sustainable ones, because we consider the protection of the environment as a fair and obligatory attitude.
5) Which is the main ingredient for creating a project? The idea, the technique, the experimentation?
These three elements are closely connected starting from the planning stage.
6) Who would you like to work with and why?
We really would like to work with a research company in order to improve our knowledge about materials and technologies.
7) When designing, which is your target of reference?
Our target is not univocal or predetermined, it varies according to the plan.
8) Which design style are you most attached to and why?
In general we grow fond of the plan we are working on at that moment, because the planning stage is the most stimulating one, in which we give our best.
9) Whose house would you like to see one of your creations in?
Director and writer Paolo Sorrentino.
In general, all those whose work has moved us. We wish we could do the same with them.
10) When does a designer item make history?
When it doesn’t follow a trend but transmits universal and timeless concepts.
11) What’s the best designer item? What’s the most useful one? And the most useless one? What’s the one you would like to endorse?
One of the most useful ones: the kickstool stool by Devo design.
The most useless one: no comment
We would have liked to design the Galeotta armchair by De Pas, D’Urbino, Lomazzi.
12) Give an importance rate to the following aspects for an item’s success: material; color; usefulness; design; target of reference; a good product review?
Poverini che prootti bruttini