Questo mese la carta d’identità del “nostro” Artigiano/Designer dice:
Cognome: Corrirossi
Nome: Alessandro
Nato il: 18 maggio del 1975 a Roma
Cittadinanza: Italiana
Segni particolari: noi lo abbiamo simpaticamente soprannominato “Geppetto”
Da questo mese, la rubrica Artigiani/Designer, cambia!
Per migliorare la lettura, ma sopratutto per permettere a tutti di conoscere meglio questi giovani dalle menti curiose, abbiamo deciso di realizzare delle mini interviste dove, con rapide botte e risposte, i nostri protagonisti si raccontano con la massima libertà.
Questo mese iniziamo con uno dei partecipanti dell’ultima edizione di Doppio Senso Alessandro Corrirossi.
Buona lettura!
1) Da cosa nasce la tua passione per il design?
Fin da bambino ero affascinato dalla possibilità di utilizzare cose per fare altre cose. Il tutto alimentato dalla fortuna di frequentare la falegnameria di famiglia dove la mia curiosità è potuta crescere giorno dopo giorno alimentando la mia fantasia.
2) Qual è stato il tuo percorso formativo?
Prima durante e dopo il liceo ho sempre lavorato in falegnameria. L’esigenza di dover comunicare le mie idee ai clienti, e la voglia di confrontarmi con ciò che mi circondava, mi ha spinto ad iscrivermi a 29 anni all’istituto Europeo di Design corso di interior design.
3) Quale personaggio del mondo del design ha “influenzato” i tuoi lavori e il tuo modus operandi?
Su tutti Bruno Munari anche se Gaetano Pesce riesce a farmi sognare come se ascoltassi Chopin o meglio ancora un brano di latin-jazz.
4) Quali materiali prediligi e perché?
Il legno è il materiale con il quale sono cresciuto ed al quale devo tutto.
5) Cosa conta di più per te nella realizzazione di un progetto: l’idea, la tecnica, la sperimentazione?
La cosa che conta di più è l’esperienza condita di idee, tecniche e sperimentazioni.
6) Con chi ti piacerebbe collaborare e perché?
Mi piacerebbe trovare persone che oltre la voglia di progettare abbiano la voglia di costruire con le proprie mani ciò che poco prima era un assilante pensiero ed un ipotetico progetto.
7) Quando progetti qualcosa, qual è il tuo target di riferimento?
Rivolgo tutte le mie attenzioni al pubblico di massa. Quindi fare un prodotto innovativo, ecologico ed economico sono le basi quando inizio a progettare.
8) Qual è il progetto a cui sei legato di più e perché?
Ogni progetto ha rappresentato una nuova sfida ed un momento della mia vita, quindi trovo difficile sceglierne uno.
9) Vorresti vedere una tua creazione in casa di…?
Mi piacerebbe molto vedere una mia futura creazione negli asili nido…..
10) Un oggetto entra nella storia del design quando…?
Quando riesce a rappresentare e sintetizzare al meglio il tempo in cui vive e soddisfare bisogni non ancora definiti.
11) L’oggetto di design più bello? Quello più utile? Quello più inutile? Quello che vorresti portasse la tua firma?
Per l’Oggetto più utile ed inutile non riesco a trovare una risposta .
Vorrei che portasse la mia firma nLa sedia
Zig Zag di Rietveld12) Quanto contano da 1 a 10 nel successo di un progetto: la scelta del materiale; la scelta del colore; l’utilità; l’estetica; il target di riferimento; una buona recensione/visibilità?
Scelta del materiale 9
Scelta del colore 7
Estetica 7
Target di riferimento 9
Una buona recensione/visibilità 9
13) Hai un blog o un sito personale?
14) Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Formare una squadra di designer che possa disegnare e realizzare i prodotti nella mia azienda.
15) Saluta i lettori con un pensiero tutto tuo.
Ascoltate, guardate e respirate tutto ciò che vi circonda come fosse sempre la prima volta.
Grazie ad Alessandro e a Valentina Falcinelli, che ha cortesemente concesso l’intervista che ha realizzato.
Al mese prossimo.